“Prezioso è la storia di un dono. È una storia vera”.
Così l’imprenditrice tolentinate Laura Salvucci descrive il cuscino per occhi di nome “Prezioso” nato dall’incontro tra l’Africa e l’Italia: tra il cotone e la seta; tra il bello e il benessere.
Non un semplice cuscino.
“Prezioso” è un mezzo di comunicazione creativa che, attraverso un linguaggio fatto di simboli e colori, trasmette al corpo e all’anima pace e serenità.
Si tratta di un cuscino che contiene fiori di lavanda e semi di lino.
La lavanda aiuta a contrastare lo stress della mente e del corpo, efficace anche per le vie respiratorie e per il buon riposo.
I semi di lino, invece, massaggiano gli occhi e le tempie, sprigionando le loro proprietà benefiche.
L’innovazione di Laura Salvucci però è quella di aver unito al benessere la bellezza.
Il cuscino, da un lato di cotone e dall’altro in seta, è caratterizzato dai disegni delle donne africane e, grazie ai colori di questa terra, libera emozioni e rigenera le forze vitali.
“Quando dico che è la storia di un dono – racconta Salvucci – perché questa idea mi è stata donata da un amico americano di origini Africane, Sylvester Gray, grande sportivo che ha sempre tenuto alla cura del corpo.
Secondo lui ero l’unica persona che sarebbe riuscita a realizzare questo progetto.
Ho avuto il coraggio di rischiare, così sono tornata a casa, nell’azienda di mia madre che da sempre ha lavorato nel settore della moda e proprio nella fabbrica dove da piccola dicevo che non avrei mai cucito, mi sono seduta davanti la macchina da cucire di mia madre e ho dato vita a “Prezioso”.
È così che si sono uniti il tessuto dell’Africa, il cotone, e quello dell’Italia, la seta.
Così è nato un prodotto che unisce la storia delle donne dalla pelle chiara, con quelle dalla pelle scura.
“Prezioso” ha fatto tornare me e Sylvester alle nostre origini: io nell’azienda di mia madre e lui in Africa – dice Laura Salvucci.
La forza di andare avanti in questo progetto c’è stata data anche dai medici dell’Università Karlova di Praga che lo hanno definito un prodotto sorprendente.
Devo ammettere – conclude – che non è stato un progetto facile, ma per me è stata una conquista”.